Affrontare le complessità dell’aftermarket e la carenza di nuovi talenti: la formula Groupauto

Abbiamo partecipato il 20 novembre 2025 al MeetUp Groupauto 2025, l’appuntamento annuale dedicato alla condivisione di attività, progetti e visione strategica del Gruppo. Un’occasione per fare il punto sull’anno trascorso e sulle sfide che attendono l’intera filiera dell’automotive.

Il messaggio di Groupauto: gratitudine e resilienza

Riccardo Califano, Presidente di Groupauto Italia, ha aperto i lavori con una parola chiave: gratitudine. “Tutta la filiera – ha ricordato – dalla fase pandemica in poi ha affrontato anni difficili. Il 2025 è stato il primo vero anno di normalizzazione. Non è stato un percorso semplice, ma abbiamo reagito. I nostri soci hanno continuato a investire nelle loro aziende e nei progetti che faranno di Groupauto un gruppo leader”.

Califano ha poi sottolineato come il mercato stia attraversando una trasformazione profonda: “Il mercato non è più disponibile a subire forzature dall’alto, quelle tipiche di una produzione che si impone sulla distribuzione. Se vogliamo garantire un business sostenibile nel lungo periodo dobbiamo trovare un nuovo equilibrio“.

Anche Enrico Succo, ad di Grupauto Italia, ha evidenziato il valore del ritrovarsi ogni anno con fornitori, clienti e soci per condividere non solo i risultati dell’anno, ma soprattutto i progetti che plasmeranno il futuro.

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Lo scenario internazionale: l’aftermarket in trasformazione

Günter Weber, CEO e Presidente di Groupauto International, ha offerto una panoramica del contesto globale. “La trasformazione non è una minaccia, ma un invito. Un invito a innovare, collaborare e guidare il cambiamento. In Groupauto International non ci limitiamo ad adattarci: lo guidiamo”, sottolinea.

Weber si è detto orgoglioso di rappresentare un network che oggi coinvolge 31 Paesi, tra cui l’Italia, e che gestisce oltre 35.000 autovetture e 2.500 veicoli commerciali, supportato da 1.793 distributori. E ha anticipato che il 2026 porterà importanti novità.

Secondo i numeri presentati da Weber, nonostante le difficoltà protratte dal post-Covid, il settore aftermarket mantiene una solidità significativa:

  • Nel 2023 sono state vendute 10,3 milioni di auto in Europa.
  • Oltre 3,2 milioni di persone lavorano nell’aftermarket.
  • Nel 2024, nonostante il calo nelle immatricolazioni di nuovi veicoli, l’aftermarket ha registrato un +3,1% di crescita: un segnale positivo, legato all’invecchiamento del parco circolante.

Tuttavia, emergono alcune criticità: i consumatori sono spesso più attenti al prezzo e valutano se valga la pena acquistare ricambi premium su auto anziane (ricordiamo che in Italia l’età media del circolante ha raggiunto i 13 anni). A questo si aggiunte la pressione competitiva dei nuovi brand, in particolare dalla Cina, che si accompagnano ad una maggiore complessità delle vetture in termini di tecnologia, anche a causa dell’elettrificazione, ADAS e software.

L’industria automotive sta entrando infatti in un’era dominata da software defined vehicles, con livelli avanzati di connettività e guida autonoma. Ciò comporta nuove responsabilità per l’aftermarket: gestione dei sistemi ADAS, spesso definiti un vero “incubo” per l’after sales; nuove esigenze di cybersecurity; necessità di formare tecnici competenti su BEV, PHEV, HEV e REEV.

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La vera emergenza: la carenza di talenti

Uno dei problemi più gravi del settore è il talent shortage. L’officina viene ancora percepita come un luogo “dove ci si sporca le mani”, un lavoro pesante e poco attrattivo. Molti giovani preferiscono impieghi che percepiscono come più semplici, come nelle warehouse di importati e-commerce. Serve un impegno collettivo per rendere la professione più moderna, qualificata e attrattiva.

La risposta del Gruppo risiede in digitalizzazione, formazione e collaborazione, anche grazie a GTech, la business unit dedicata alla formazione tecnica e al supporto alle officine, grazie ai dati raccolti direttamente dal network, che permette di identificare gap di competenze e offrire percorsi formativi mirati.

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